La capacità di percepire i colori è uno degli aspetti più complessi e affascinanti dell’esperienza visiva del bambino. Le ricerche più recenti mostrano che la mente dei neonati non è una “ tabula rasa” ma che nascono già equipaggiati con alcuni “concetti”. I bambini vedono i colori fin dalla nascita ma hanno difficoltà a distinguere tonalità simili per questo preferiscono il bianco e nero ed i colori molto contrastati (rosso e verde): ⁃ tra i due e quattro mesi le differenze tra i colori diventano più distinte e riescono a percepire sfumature molto simili tra di loro. ⁃ A sei mesi la visione dei colori è paragonabile a quella di un adulto. La percezione dei colori è dovuta alle cellule della retina chiamate coni, sensibili alla luce. Gli stimoli trasmessi dai recettori dell’occhio vengono analizzati, elaborati in varie aree della corteccia e integrati in un unica percezione, ma è solo attraverso la capacità cognitiva che si acquisisce con l’esperienza che il bambino riesce ad associarli al nome comunemente usato. Per questo possiamo stimolarli con dei giochi che hanno come obiettivo il riconoscimento dei colori. La condizione che porta ad un’alterata percezione dei colori si chiama daltonismo. Ci sono varie forme che vengono classificate in funzione ad una insensibilità o insufficienza di sensibilità di uno o più colori. Il deficit della percezione nella maggior parte dei casi è di origine genetica ma può essere anche di tipo acquisita, causata da patologie e intossicazione da farmaci. I colori sono importanti influiscono sull’umore e ci forniscono informazioni ; il daltonismo non può essere curato,ma la capacità di percezione può essere migliorata con lenti colorate personalizzate. Per informazioni in merito contatta il 3494684826 Loredana Ottico- Optometrista
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